Laser per curare la parodontite, funziona davvero?

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La parodontite è un’infezione batterica, una tra le prime possibili cause che può portare alla perdita dei denti negli adulti. L’età media di insorgenza della malattia sembra essere di 37 anni e una buona fetta della popolazione soffre di una forma grave di parodontite.

La parodontite, quindi, è un’infiammazione dei tessuti che sostengono l’elemento dentario, il cui esordio si identifica sempre come gengivite. In un momento successivo, l’infiammazione colpisce i tessuti profondi al di sotto delle gengive: quali l’osso, le radici e il legamento parodontale. A seconda della rapidità di progressione può causare vari sintomi e problematiche.

Gli esperti suggeriscono solitamente vari trattamenti, ma quello che sembra stare ottenendo maggiore successo è il trattamento laser. Scopriamo insieme cosa ne pensano gli esperti.

Come si può intervenire per contrastare la piorrea?

Il trattamento per contrastare la parodontite, conosciuta anche con il nome di “piorrea”, si basa sulla rimozione della placca batterica e sul ripristino di una normale forma dei tessuti distrutti dalla parodontite, mediante delle procedure chirurgiche (al fine di evitare possibili ricadute).

Come spiegato dallo staff del Progetto Curare Parodontite, dello studio del Dott. Marzio Todisco, i dispositivi LASER utilizzati per il trattamento della parodontite possono essere utili per aiutare:

  • a ridurre un’eventuale e possibile sensibilità post-operatoria;
  • a favorire il processo di guarigione garantendo possibili migliori risultati di trattamento;
  • a contrastare le infezioni microbiche evitando futuri possibili trattamenti anche chirurgici.

Questi aspetti favorevoli spesso inducono i dentisti all’utilizzo del trattamento laser come possibile alternativa alla tradizionale terapia parodontale. Purtroppo però, la placca batterica si forma continuamente ed esiste una persistente contaminazione delle superfici radicolari. Ad oggi, non sembra esistere un trattamento che possa aiutare a risolvere questo aspetto. Ecco perché i dentisti, consigliano di intervenire quotidianamente a casa e periodicamente in studio, per decontaminare le zone interessate.

A volte, però, la decontaminazione non è sufficiente e può essere necessario dovere ricorrere a una terapia chirurgica, per potere aiutare a correggere la forma dei tessuti. Il laser non sembra a tal proposito essere in grado di soddisfare queste necessità.

Il trattamento laser funziona davvero?

La possibile efficacia nell’utilizzo del trattamento laser nella terapia per aiutare a contrastare la piorrea sembra essere molto controversa. La comunità internazionale di parodontologia, come spiega il Dott. Todisco, invita a prestare molta attenzione spiegando che i risultati ottenuti sono simili alla tradizionale terapia, con uno svantaggio in termini economici.

Al momento non sembrano esistere evidenze scientifiche sulla reale efficacia della terapia laser rispetto la convenzionale terapia, ma solamente alcuni studi sembrano avere riportato alcuni casi di successo nell’utilizzo del laser per aiutare a contrastare la parodontite.

Alcune ricerche, hanno spesso dimostrato che si tratta di procedure molto costose e un’effettiva mancanza di dimostrazione della loro superiorità rispetto le convenzionali terapie per contrastare la piorrea, dovrebbe portare il medico a valutarne bene l’utilizzo così come il rapporto costo/benefici.

Tutto ciò non vuol dire che in futuro non sia possibile che la ricerca possa trovare sistemi laser che esprimano una maggiore capacità dei trattamenti rispetto la terapia tradizionale. Ogni terapia medica per essere giustificata deve essere supportata da dati scientifici internazionali. L’etica professionale, il codice deontologico e il continuo studio della letteratura scientifica dovrebbero essere la base a cui fare riferimento per la scelta della terapia più idonea da adottare.